Malta Order. Memoire [Protest against the twentieth tax].

Mss., 1750 circa 

In 8vo grande. 220x168 mm. Pagine 46, 2 bianche. Testo in francese, nitido corsivo, inchiostro seppia. Buona conservazione. 

Inc.: “Memoire / L’Ordre de Malte a appris avec la plus grande consternation les ordres donnes pour la levee du vingtieme sur ses Commanderies”.

Expl.: “L’ordre de Malte espere qu’apres cet eclaircissement, Sa Majeste et tous les membres de Son conseil recevront favorablement des representations si legitimes, si bien fondees, si conformes a l’avantage essentiel de la religion, aux vues d’une Sage Politique, Et aux interests particuliers du Royaume”.

Importantissimo documento originale sulla storia dell’Ordine di Malta. Redatto da un eminente membro dell’Ordine, mira a impedire che all’Ordine di Malta sia imposta la tassa detta ‘du vingtieme’. Il Memoire traccia la storia dell’Ordine, con particolare attenzione al suo ruolo per la difesa della ‘Cristianità’ e all’ all’aspetto economico. Si ricorda la neutralità dei cavalieri dell’Ordine e dei particolari privilegi accordati dagli Imperatori, re e Principi sovrani (p. 15); sono citati gli interventi a favore dell’Ordine dei Papi come Martino V e Clemente VII (p. 18 e 19); il fondamentale ruolo di difesa dai corsari che saccheggiavano il Regno delle due Sicilie e attaccavano i velieri creando problemi al commercio marittimo nel Mediterraneo (pp. 22 sgg.); si ricorda che Malta è la porta d’ingresso dell’Europa ed è un presidio contro la diffusione della peste, con lazzaretto e quarantena (p. 37); sono riportate le spese per la marina militare ‘Outre ces galeres la religion a ete obligé depuis 1702 de mettre sur pied une escadre de vaisseaux’ (p. 29); si osserva che l’estensione dell’Isola di Malta corrisponde a quella delle sue fortificazione e quindi non sono possibili attività agricole ed economiche redditizie (p. 37); si fa presente infine che l’Ordine non può imporre alcuna imposta nella sua isola (p. 42).

Questo ‘Memoire’, del quale non risulta alcuna pubblicazione a stampa, è stato scritto per essere presentato direttamente a Lugi XV. Godechot cita un ‘mémoire’ scritto nell'aprile 1750 per protestare contro l'impôt du vingtième. La ‘vingtieme’ è un'imposta istituita nel 1749 e che durò fino al 1789. Si tratta di un'imposta diretta che colpisce tutta la popolazione (terzo stato, nobiltà e clero compresi) il cui ammontare corrisponde al 5% (1/20) del reddito.

Cfr. Jacques Godechot, La France et Malte au XVIIIe siècle, Revue Historique, T. 206, Fasc. 1 (1951), pp. 67-79. Published By: Presses Universitaires de France.